La Croce sul Monte Contessa

La Croce sul Monte Contessa

Riviviamo, attraverso un testo trascritto da Don Francesco Arciprete Panzarella, nato a Curinga ma, Parroco a Jacurso, le paure vissute dal popolo nel passaggio dal secolo 1800 a quello del 1900, durante il quale si credeva che potesse arrivare la fine del mondo.
Anche noi abbiamo vissuto questo tipo di trauma nel passaggio tra il 1900 e il 2000, non per paura che potesse arrivare la fine del mondo ma, col problema” informatico” del Millennium bug, conosciuto anche come Y2K bug.
La Croce sul Monte Contessa  Era “voce di popolo “che all’inizio di un nuovo secolo sul monte più alto venisse impiantata una grande croce. Quell’anno del nuovo secolo 1900, venne organizzata dalle parrocchie di Cortale, Jacurso, Maida, San Pietro a Maida e Curinga una cerimonia religiosa da tenersi a Maida e il giorno successivo recarsi sul Monte Contessa, territorio di Jacurso, per piantare una grande croce.
Doveva essere il saluto al nuovo secolo nel nome del Signore.
La cerimonia si tenne nel Settembre del 1901. Con ritardo notevole rispetto all’inizio del nuovo anno.
Non fu tanto per paura del cattivo tempo, durante il periodo invernale, piuttosto, come succede puntualmente per ogni particolare avvenimento, si pensava e si temeva che sarebbe arrivata la fine del mondo in coincidenza con la fine del secolo 1800.
Fin qui le dicerie popolane tramandate, mentre la cronaca di quell’evento ci narra che intervennero più di seimila persone, appartenenti ad ogni ceto sociale e che funzioni solenni con dei bei discorsi si tennero a Maida nella Chiesa di San Domenico per principiare la festa e a Jacurso nella Chiesa di San Sebastiano martire per la chiusa della festa.
Il testo integrale viene riportato tradotto dall’originale dal quale si riporta una copia a memoria del l’Arc. Don Francesco A.  Panzarella sacerdote a Jacurso.

Il testo trascritto come dall’originale da
Don Francesco Arciprete Panzarella.

Il giorno 29 settembre 1901, sul Monte Contessa territorio di Jacurso venne inaugurata una croce commemorativa per il XX secolo.
Promotori furono il Comitato parrocchiale di Maida e i cleri dei comuni di Maida, Jacurso, San Pietro a Maida, Curinga e Cortale. Il 28 di detto mese Monsignor Domenico M ° Valensise Vescovo di Nicastro accompagnato dal comm. Pisani e dal Provicario di Nicastro Can.º Laureana venne in Maida e diede principio alla festa dell’inaugurazione della Croce con una riunione interparrocchiale nella chiesa di San Domenico nella quale vi furono dei bellissimi discorsi.
Il 29 sul Monte contessa intervennero più di seimila persone di tutti i paesi circonvicini, non intervenne però Monsignor Vescovo per motivi di salute.
Ogni Parrocchia venne ben rappresentata ed anco Jacurso, oltre il clero, a capo l’Arciprete sottoscritto, il Comitato Parrocchiale, la Congregazione di Maria SS ° della Salvazione, il terz’ordine di San Francesco ed i soci dell’apostolato della Preghiera.
Vi concorse ogni ceto di persona dalla signorina alla donnicciola dal gentiluomo al più vile della pleba. In detto giorno si benedisse la Croce ai piè della quale si celebrò la messa dal can° Laureana di Nicastro rappresentante il vescovo. La sera venne fatta la chiusa della festa in questa chiesa parrocchiale dietro due discorsi di circostanza tenuti l’uno da un tal Caruso studente universitario di Maida e l’altro dal prelodato comm. Piisani

Francesco Arciprete Panzarella