Storia delle Amministrazioni Comunali a Curinga
Ci sono storie costruite con la fantasia e molte altre raccontate con dovizia di particolari su eventi vissuti in prima persona, ma che sono legate alla soggettività della persona che li racconta e che per questo, non condivisibile da tutti.
Ce ne sono altre ricostruite attraverso approfondite ricerche in archivi di stato ed ecclesiali che però non sono esaustive al 100% in quanto si possono pur sempre, con ulteriori ricerche, aggiungere appendici ad integrazione della storia stessa.
Quella che viene raccontata in questo libro si basa essenzialmente su dati tabellari che scaturiscono da consultazioni elettorali che si sono succeduti negli anni nella comunità di Curinga. Una trascrizione scrupolosa di dati che l’autore, da impiegato comunale quale è stato per tanti anni e responsabile del servizio elettorale, intende tramandare alle future generazioni con l’intento di rimandare a memoria, dati e nomi dei personaggi che, per molti anni, si sono avvicendati nella guida dell’amministrazione della cosa comune.
Non si limita a trascrivere dati e nomi, ma per quanto possibile, prova a commentare ciò che nel momento, la nostra comunità ed il nostro paese sta vivendo sia in termini di vita sociale sia in termini di vita economica.
Un tentativo di volere aggiungere un “Tassello di Storia locale” utile alle nuove generazioni affinché si possano conoscere meglio, per sapere cioè da dove arrivano e trarre alla fine, gli opportuni insegnamenti, per capire dove andare. Quando si parla di politica si è sempre diffidenti e sospettosi, soprattutto per chi sta fuori dai giochi politici, e difficilmente si capiscono certi schieramenti e certi giochi di alleanze che si creano, non spontaneamente, ma per esigenze di partito e spesso anche per aspirazioni personali. Quante volte siamo stati costretti a subire scelte apparentemente incomprensibili e che poi si sono rivelate vincenti.
Sono tante storie che raccontano quella della politica locale, sempre aperta e sempre in continua evoluzione, così come la democrazia insegna.
In ogni caso è sempre un tassello importante di storia che parte da una iniziale elencazione di personaggi che hanno ricoperto negli anni l’incarico di primo cittadino (Sindaco) della comunità, a partire dal lontanissimo 1811 fino ad arrivare ai giorni nostri.
I contenuti partono da una elencazione per poi dipanarsi e svilupparsi con dati più dettagliati, dal 1945 fino ai tempi attuali.
In realtà, pur partendo dal 1811 con il nome del Primo Cittadino, a partire da questa data, non disponiamo purtroppo di tutte le composizioni dei Consigli Comunali. Dalla parziale documentazione messa in rete dal Comune di Curinga, che si riferisce ai lontanissimi anni del 1800 per arrivare ai giorni nostri, è stato possibile, da atti approvati dalle Amministrazioni, dedurre la composizione dei consigli comunali per diversi anni.
Da una delibera adottata il 5-3-1900, è stato possibile risalire alla composizione del Consiglio Comunale relativo all’anno 1900 e probabilmente questa composizione di consiglieri comunali ha ricoperto la carica per l’intera durata della Legislatura, che copre gli anni 1900 fino al 1908.
Ne scopriamo un’altra in una delibera datata 1915, periodo in cui è stato Sindaco Perugini Basilio, quindi una Amministrazione che va a coprire gli anni che vanno dal 1909 al 1915 e dal 1915 al 1919.
Siamo riusciti a dedurre anche quella relativa al 1920, anni in cui assumeva la carica da Sindaco il sig. Bevilacqua Antonio, che trova conferma nei nominativi anche in un’altra delibera del 1925.
Dal 1927 in poi, non più un Sindaco a Curinga, ma un Podestà personificato dalla figura del Dott. Bernardo Bevilacqua.
Tale periodo dura per ben 10 anni con il Dott. Bernardo Bevilacqua (1927-1937) e altri 3, dal 1938 al 1940 (‘38 compreso), col Sig. Ferdinando Bevilacqua. A questo periodo segue un periodo di commissariamento che dura dal1941 al 1945.
Gli anni in cui è stato Podestà il Dott. Bernardo Bevilacqua, sono stati gli anni della Bonifica della Piana di Sant’Eufemia alla quale, ha dato un grosso contributo.
Ha infatti il grande merito di avere proposto e di avere avuto approvato il suo progetto di Bonifica, che consentiva allo Stato un risparmio di spesa, rispetto a quanto da loro previsto e con i soldi risparmiati propose di reinvestirli nella costruzione di uno Zuccherificio, da costruirsi a Santa Eufemia.
Tale opera, poteva lavorare le barbabietole (tipo di coltivazione sperimentale proposta per la Piana), che venivano coltivate sul terreno bonificato.
Dopo l’era dei Podestà, come detto, Curinga viene commissariata per 4 anni, non consecutivi perché, per un anno, era apparso come Sindaco il Notaio Panzarella Sebastiano.
È il 1946 ed in quest’anno ritorna
a vigere, con le funzioni da Sindaco, il Notaio Panzarella, ma nello stesso anno, per sue volontarie dimissioni, gli subentra il Dr. Fortunato Perugini. Da questo momento in poi, i dati a nostra disposizione diventano più dettagliati e vengono riportati con scrupolosa attenzione nelle tabelle che
seguiranno, arricchite con ulteriori dati significativi.
Per ogni periodo trattato, l’autore farà una breve analisi socio-economica che si concluderà poi con la composizione finale della Amministrazione in atto, eletta dalla sovranità popolare.
La ricerca parte dal 1811, data in cui risalgono i primi dati effettivi della comunità curinghese. La storia di questa comunità racconta di un importante centro, Lacconia, fiorente sotto ogni punto di vista che però, passando da un proprietario ad un altro sotto forma di feudo, va sempre più decadendo fino a trovare il colpo di grazia nei terremoti del 1638 e in quello del 1736.
Ciò che è successo negli anni a seguire è proprio l’origine della comunità curinghese, che si sviluppa per prima in zona Galicinò (rione Ospizio), nascosti agli occhi indiscreti dei Saraceni provenienti dal mare e successivamente Calvario, Pietrapiana, San Francesco, ecc., fino ad arrivare alla conformazione attuale con la nascita di nuove zone e di nuovi rioni.
A piccoli passi si arriva ad una organizzazione sempre più consona alle esigenze di una comunità, col rispetto delle leggi e delle regole utili al progresso civile della stessa umanità.
Siamo quindi nel 1811 quando il Sig. Senese Giovambattista assume la carica di Sindaco e rimane in questa carica per ben cinque anni però, non consecutivi (1811-12 e 1814-16).
Il Sig. Paolo Ciliberti, in tre fasi successive, rimane in carica da primo cittadino per ben dodici anni, dei quali circa sei, consecutivamente (1834-1839).
Nella seconda metà dell’ottocento, entrano in gioco i Bevilacqua, importante famiglia di ricchi latifondisti, che tracciano, come vedremo, un lungo e positivo percorso di storia locale.
Siamo nel 1859 e il Sig. Antonio Bevilacqua diventa sindaco di Curinga.
Rimane in carica per quattro anni consecutivi per cedere poi la stessa carica ad un altro Bevilacqua, Bonaventura, che la mantiene per altri quattro anni (1863-67). Dopo una pausa di cinque anni, con alternanza tra Paolo Gullo, Lorusso Vincenzo e Lorusso Salvatore, viene eletto Giacinto Bevilacqua che, ininterrottamente, per ben ventuno anni (21) rimane in carica come primo cittadino (1873-1894).
Il potere, alla lunga, logora anche chi lo detiene, per cui, dopo la lunghissima gestione della cosa comune, al Sig. Giacinto, gli succede, per elezione, il Sig. Antonino Senese.
Dopo quattro anni di amministrazione, arriva per la prima volta a Curinga, il commissariamento 1899, nelle vesti di Bonaccorsi Conte, Cav. Edoardo che diviene Regio Commissario Straordinario.
Tale commissariamento dura poco meno di un anno in quanto arriva ed entra in carica un altro Bevilacqua, Francesco Antonio, rimasto in carica per sette anni, a cavallo tra la fine 800 e l’inizio del nuovo secolo 1900 (1899-1906).
Nel 1907 gli subentra il fratello Francesco Paolo che rimane in carica per soli due anni.
La carica di primo cittadino di Curinga o di Sindaco, passa sempre per le mani delle famiglie bene del paese; e così arriva Don Basilio Perugini, anche lui dotto e proprietario terriero, la cui amministrazione dura in carica per quasi dieci anni, interrotta però da due commissariamenti (1913-1914) con in carica il Dott. Meatter Nicola e il Rag. Coronali Nicola rispettivamente.
Finita la prima guerra mondiale, nel 1920, ritornano i Bevilacqua, con Antonio, che rimane in carica per sette anni.
Da Podestà, nel 1927, gli subentra il Dott. Bernardo Bevilacqua (1927-37) che a sua volta viene sostituito da suo fratello Ferdinando, prima come Podestà e poi come Commissario Prefettizio (1941-43).
Esaurito il periodo Fascista, nel 1945 viene eletto a Sindaco il Dott. Fortunato Perugini che rimane in carica per un totale di circa sette anni con una alternanza col Dott. Panzarella Sebastiano.
Per soli due anni (1953-54) entra in carica il Dr. Telesio Ferraro, ma nel 1955, tra contestazioni di classe, rivolte e occupazioni di terre, supportati principalmente da Socialisti e Comunisti, viene eletto a Sindaco l’Insegnante Carlo Piro che rimane a svolgere tale carica per ben dieci anni circa.
E’ il periodo in cui Curinga comincia, come gli altri paesi limitrofi, ad assumere un aspetto più civile, con strade Provinciali asfaltate, con strade comunali cementate (Calvario e Pietrapiana), con lo stadio recintato con blocchi di cemento, con la corrente elettrica che raggiunge le frazioni di San Salvatore e Agrosini, con l’attivazione del mercato coperto, con la realizzazione della Casa di Riposo e con altre opere che, in questo contesto diventa inutile elencare.
A questo lungo gestire della cosa pubblica da parte di un Sindaco Comunista, subentra l’avv. Pier Camillo Senese, che viene eletto e che rimane in carica, anche lui, per oltre dieci anni.
Gli anni ’70 sono per la nostra Nazione “gli anni di piombo”, con le “Brigate Rosse”, l’uccisione di “Aldo Moro” e tanti altri soprusi che lo Stato stenta a debellare.
L’avv. Pier Camillo Senese è un Sindaco Democristiano e tale predominio continua col suo successore a tale carica di Sindaco, Insegnante Bianca Nunziato Francesco.
Da segnalare in ogni caso quattro anni di commissariamento Prefettizio (1975-76) con Scorda Dr. Antonio e (1979-80) con Sirianni Dr. Osvaldo.
Gli anni ottanta sono fermenti di nuove idee politiche e di affermazione di partiti tradizionali e non.
Le contestazioni hanno ormai preso piede ed i partiti di sinistra ottengono consensi insperati.
E’ così che viene eletto il Prof. Francesco Senese (Socialista) col quale inizia un nuovo periodo di amministrazioni di sinistra.
Amministrazioni che durano in carica per ben quindici anni passando per sindaci Comunisti e Socialisti come il già citato prof. Francesco Senese, al geom. Giuseppe Currado, all’ing. Bernardo Sgromo, al Prof. Giuseppe Rosario Fruci.
Sono di questo periodo le battaglie portate avanti dai Curinghesi per la fruizione del mare, con i loro capanni e baracche, come erano abituati a fare da tempo immemore.
A conclusione di questo ciclo, ritorna in sella l’Avv. Pier Camillo Senese (circa quattro anni 1992-95 compreso), ma a furor di popolo viene eletto il Cav. Domenico Calvieri, Socialista, che rimane in carica per circa dieci anni (1995-2004) coprendo le due legislature, così come prevede la legge che regola le elezioni amministrative locali.
E’ un ciclone di iniziative che riescono ad incentivare attività da tempo dimenticate. Ha già ricoperto la carica di Consigliere Provinciale con specifico incarico di Assessore nel settore Caccia e Pesca e di questo periodo trascorso in Provincia, tutti ne hanno beneficiato.
Usufruiscono di queste sue iniziative un po’ tutti, ad iniziare dalle due Congreghe ecclesiali locali “Dell’Immacolata” e “ Del Carmelo”, che ricevono incentivi utili alla loro ristrutturazione; alla Chiesa Matrice, anche Lei sottoposta a ristrutturazioni; alle Bande Musicali locali che ricevono anch’esse contributi economici; alla sistemazione delle strade interpoderali, asfaltando ciò che era possibile asfaltare; rimodellando il campo sportivo; consentendo, con concessioni annuali, il ritorno in spiaggia della popolazione.
Siamo quasi ai giorni nostri, ma la sinistra continua a governare il paese con l’elezione del Dr. Antonio Ferraro, anch’egli Socialista che però, a fine legislatura viene sostituito dall’Ing. Domenico Pallaria, attualmente in carica.