DOMINAZIONE ANGIOINA IN CALABRIA (1265-1442)

DOMINAZIONE ANGIOINA IN CALABRIA (1265-1442)

Nel 1265, dopo la sconfitta e la morte di Manfredi a Benevento, in Calabria ebbe fine la monarchia normanna ed iniziò la dominazione angioina con Carlo d’Angiò, fratello di Ludovico IX Re di Francia.
Con l’avvento di Carlo d’Angiò ritornò, nel 1298, alla guida della contea di Catanzaro, Crotone, Castel Monardo, ecc., la famiglia Ruffo con Pietro II.
Sotto il dominio Angioino la Calabria fu divisa in meridionale ( dall’asse S.Eufemia-Squillace in giù ), Val di Crati ( parte occidentale dell’attuale provincia di Cosenza ) e Terra Giordana ( parte orientale dell’attuale provincia di Catanzaro, Cosenza e Lucania jonica).
Nel 1400 Caracciolo Giovanni, Conte di Nicastro, acquistava da Loffredo Marzano le terre di Maida Laconia ecc.
Nel 1418 Maida e Laconia ritornano in possesso dei Caracciolo con Riccardo.
Intorno all’anno 1420 il regno di Napoli fu teatro di diversi scontri tra i sostenitori di Luigi d’Angiò e la frazione favorevole ad Alfonso d’Aragona, nominato figlio erede dalla Regina Giovanna II.
Ottino Caracciolo che, insieme ai fratelli Gurello e Riccardo, era proprietario dei feudi di Maida e Laconia simpatizzava con gli Angioni; per questo motivo gli furono confiscati tutte le proprietà.
Pochi anni dopo Ottino Caracciolo e Luigi III d’Angiò sconfissero gli aragonesi e per riconoscenza gli confermarono la contea di Maida e Nicastro il 12/10/1427 (10). L’11/11/1427 Ottino nominò suo fratello Luise governatore della contea di Maida e Laconia.

  DOMINIO SPAGNOLO IN CALABRIA

(1503-1734)

Alla fine del 1400 Carlo VIII, Re di Francia del ramo angioino, avanzò pretese sul regno di Napoli, occupato dagli angioini prima che venisse loro tolto dagli aragonesi.
Nel 1494 Carlo VIII scese in Italia per conquistare il regno ma dovette ritirarsi rapidamente perché ostacolato da un esercito mandato dal papa, dal Re di Aragona, da Venezia e da Lodovico il Moro duca di Milano. L’impresa fallita a Carlo fu tentata nel 1499 dal suo successore Luigi XII, il quale accampava diritti sia sul regno di Napoli e sia sul ducato di Milano, quale discendente di Valentina Visconti. Luigi XII, alleandosi con i veneziani, si impadronì del ducato di Milano; successivamente si rivolse contro il regno di Napoli trovando come ostacolo Ferdinando, Re di Aragona, imparentato col Re di Napoli. Dopo un primo accordo di spartizione del regno col Re francese, alla insaputa del Re di Napoli, Ferdinando e Luigi vennero alle armi per ragioni di confine il 1504; i francesi furono sconfitti ed il regno restò agli aragonesi di Spagna. Durante il dominio spagnolo il meridione fu teatro di diversi fenomeni negativi il brigantaggio, la violenza di ogni genere, il fanatismo religioso, la corruzione di diversi funzionari del regno, la corruzione dei feudali ed inoltre l’aumento continuo della pressione fiscale. Contrariamente una migliore stabilità politica e una lunga pace portarono gradualmente ad un notevole progresso.

Il 2 Aprile 1507 la gente di Calabria provò molta tristezza per la morte del Santo di Paola avvenuta in Francia.

Nel 1516 moriva in Spagna Ferdinando II, Re di Aragona, lasciando il trono al nipote, per via della madre, Carlo di Austria. All’enorme e minacciosa potenza di Carlo si ribellò Francesco I, Re di Francia, col quale combatté ben sei guerre.
Nel 1528, il conte Borrello ricevuto l’ordine dall’imperatore francese Carlo V di soccorrere la città di Catanzaro fu contrastato da Giacomo Tibaldi , viceré di Cosenza; lo scontro decisivo si ebbe il 12 luglio 1528.
I capitani imperiali inflissero una decisiva sconfitta ai francesi. Nello stesso anno la Calabria fu sconvolta da una rovinosa peste.(citazione F.A. Cefalì Da Monsauro a Montesoro)